In Ferrari, la passione è la scintilla che accende ogni cosa, ma è la determinazione a trasformarla in risultati. È questa la lezione che accompagna Lewis Hamilton nel suo primo giorno di lavoro con la Ferrari a Fiorano. Il cuore batte forte, comunica, ma poi è la testa a dover guidare ogni passo. “Fai un primo giro per l’emozione, e poi subito al lavoro” aveva chiarito Frederic Vasseur, che Lewis lo conosce bene. Sa quanto ha sognato questo momento, ma anche che è fondamentale rimanere con i piedi per terra. Perché vestire di rosso non è solo un sogno, ma porta una serie di responsabilità. Ancor più quando si arriva con l’obiettivo di diventare il pilota più titolato al mondo. Non ci è riuscito con la Mercedes, e questa sarà la sua ultima possibilità per farlo.
A Fiorano, però, il cuore ha avuto il suo momento, e che momento. I tifosi erano lì, sotto il cielo grigio per la nebbia, incuranti del freddo e dell’alzataccia nel cuore della notte per aggiudicarsi un posto in prima fila per vedere Lewis scendere in pista per i primi metri con la Rossa. I tifosi, il cuore rosso pulsante del Cavallino, hanno continuato ad acclamare Lewis ad ogni passaggio, ad ogni curva. Ogni volta che la Rossa sbucava dalla nebbia. Cogliendo ogni minimo dettaglio di questi primi giri di Lewis. Accompagnandolo, come si fa con una creatura appena nata.
Dall’altra parte, la testa. Hamilton dopo aver salutato tutti, una volta acceso il motore della Ferrari SF-23, ha lasciato da parte l’emozione per concentrarsi sul lavoro. Non era una giornata per fare spettacolo: le condizioni difficili, la pista umida e le gomme fredde hanno trasformato ogni giro in un esercizio di precisione nonostante non cercasse ancora la prestazione, quanto il feeling. Lewis ha affrontato il lavoro con metodo, testando procedure, comandi, e familiarizzando con un’auto che rappresenta il primo passo verso il futuro.

Hamilton lo sa: il rapporto con i tifosi è fondamentale, ma costruire una squadra vincente richiede molto di più. Lavorare insieme, mettere a punto ogni dettaglio, capire e adattarsi. Ha tanto da imparare.
Per Lewis, questa giornata ha rappresentato una novità sotto molti aspetti. Guidare una Ferrari richiede un cambio di mentalità e di approccio. Dal passaggio al motore Ferrari da quello Mercedes, alle impostazioni dei comandi, tutto è diverso.
Lewis lo sa, e per questo non ha lasciato nulla al caso. Prima di scendere in pista, si era già preparato al simulatore, aveva studiato la macchina, aveva parlato con i tecnici. E non si è fermato al lato tecnico: nelle settimane precedenti, ha contattato anche Sebastian Vettel per chiedere consigli sulla vita in Ferrari. “Nel mio cuore c’era sempre stato il sogno di guidare in rosso, era un sogno segreto” ha detto Lewis. Ora quel sogno è realtà, ma trasformarlo in successi richiederà tutto: testa, cuore e la capacità di adattarsi.
Fiorano è stato solo il primo passo, un momento emozionante che resterà nella memoria di chi c’era, ma il lavoro che lo aspetta è immenso.
La sfida? Vincere insieme, trasformare il sogno in realtà. Con il cuore per i tifosi e la testa per costruire il futuro. E a giudicare dall’entusiasmo di oggi, entrambi sono già ben allineati.
