Capire da quale parola, da quale frase iniziare per riassumere la prima gara del Campionato Dimenticato, a Torino non è un esercizio facile. Potremmo partire dal podio finale, prendere in prestito tante delle immagini viste al Club des Miles. Dall’arrivo dei team, con tutto l’armamentario – o almeno quello giunto a destinazione, della propria scuderia dimenticata. Le prime interviste, i briefing. Gli abbracci di chi si rivede dopo mesi di attesa. Rivali in pista si, ma prima di tutto amici con cui ritrovarsi. Si parla, si discute, si condivide tutto. Preoccupazioni e sicurezze. Nuovi team, nuovi piloti che con il loro arrivo hanno contribuito ad alzare il livello di competizione. Tutto ora sembra aver preso una dimensione più grande, pur rimanendo in un paddock concentrato. Da fuori sembra quasi una danza. Da dentro è adrenalina pura.
Il caos, la confusione vengono spezzate dal silenzio una volta che i kart iniziano a girare per le prequalifiche. Il momento in cui si prende coscienza che tutto sta per ricominciare, che si inizia a fare sul serio. Il Campionato Dimenticato può avere inizio.
Campionato Dimenticato, Lo scoglio delle prequalifiche
Le prequalifiche di Torino sono la prima novità introdotta in questa stagione del Campionato Dimenticato che toccherà 6 tappe in tutta Italia. 16 team scendono in pista, in una sessione di 30 minuti che determina l’ordine delle qualifiche divise in: Q1, per stabilire le posizioni dalla 9 alla 16, e in Q2 dove si assegna la Pole e si determinano le prime 8 posizioni della griglia di partenza.
La competizione inizia subito ad accendersi e le prime scuderie 8 a superare lo scoglio delle prequalifiche sono nell’ordine: Scuderia Italia, Super Aguri, Arrows, i campioni in carica della Copersucar, Coloni, Prost GP, Eurobrun e HRT.
Un duello, quello tra le prime tre che si ripeterà nel corso della giornata. Ma ci arriveremo.
Le cose sembrano andar male per l’Andrea Moda, la prima esclusa per pochissimi millesimi. La scuderia di Sassetti forse segnata dall’assenza di un gran condottiero come Lucio Fauceglia è costretta a battagliare per le posizioni della seconda metà della griglia nelle qualifiche.
Non un grande inizio anche per Forti Corse, Toleman, Hesketh, Leyton House, Caterham, Fondmetal, con una line-up alternativa in vista dell’arrivo degli alfieri di F1 Heroes già da Padova, e la Simtek che compensa le prestazioni in pista con il box più invitante del paddock, e no…non solo per i pasticcini. La fantasia e la dedizione messa in campo la rendono una delle scuderie più temute per la sfida che da quest’anno premierà con un punto addizionale il team più creativo.
La prima delle due qualifiche non fa che confermare, purtroppo il brutto avvio della Andrea Moda che sembra aver imboccato un pericolosissimo tunnel. Ultima, senza diritto di replica, in gara è chiamata ad una rimonta che sembra impossibile. Ma a noi sono proprio queste le storie che piacciono di più. Quelle in cui le difficoltà vengono prese come una sfida per rinascere e non come una resa. La prima delle ultime posizioni viene conquistata dalla Fondmetal seguita da Forti Corse e Toleman. Ora non resta che aspettare il verdetto del Q2, e pensare alle strategie per risalire la china. Come da previsione anche il Q2 vede una lotta serratissima per la Pole. Ad insidiarsi tra Arrows e Super Aguri è però la Eurobrun che, con la stoccata finale di Saurin allo scadere della sessione si aggiudica la prima Pole della stagione.
Campionato Dimenticato, a Torino una gara ricca di colpi di scena
Ma l’entusiasmo ora va convertito in punti, e in una gara di 100 giri le incognite sono tante. Le prime difficoltà prima del via vengono a bussare alla porta dei campioni dimenticati 2023. La Copersucar riscontra i primi problemi con un kart che non dà molte sicurezze ad Ammirati che deve gestire un inizio difficile partendo in quarta posizione. C’è tensione. La lotta lì davanti, tra Eurobrun e Arrows dà la possibilità ai campioni in carica di rimontare di una posizione. Ma il team delle frecce una volta staccatosi dal resto del gruppo inizia a prendere spazio. Intanto un’errata comprensione del regolamento sentenzia la Prost GP, fermatasi troppo in anticipo ai box. Il regolamento parla chiaro. La sosta, infatti è consentita dopo i primi 5 giri. Questo errore costa al team diverse posizioni, costringendo tutti ad una rimonta forsennata in attesa della Safety Kart che arriva dopo qualche giro.
L’ingresso della SK genera confusione, e inoltre, il nuovo meccanismo del semaforo per le soste costringe i commissari ad un lavoro attento per valutare le penalità legate a chi non rispetta questo sistema. La Eurobrun finisce sotto investigazione per aver superato la Safety Kart, ma non viene penalizzata in quanto l’ingresso della SK è avvenuto in un punto non molto visibile per chi era in corsa.
Nel complesso la lotta nei primi giri è serrata ma molto corretta. Un segnale che fa ben sperare e che certifica il professionismo raggiunto in questa seconda edizione del campionato dimenticato. La gara prosegue e a metà la top 10 vede in testa la Toleman, seguita da Arrows, Super Aguri, Scuderia Italia, Caterham, Copersucar, Eurobrun, Coloni, Andrea Moda e Leyton House. Lo scambio di kart durante le soste rende una vera e propria roulette ogni stint. Si fissa il monitor dei tempi per capire il potenziale del mezzo, e in base a quello si differenziano le strategie per coprire i 4 pit obbligatori.
A meno di 30 giri al termine un’uscita di pista chiama in causa una seconda Safety Kart che penalizza diversi team, che perdono un giro. Nel frattempo, la Prost GP recupera diverse posizioni grazie ad un Amos Laurito scatenato. La classifica si ribalta nuovamente. Ma nulla è certo fino alla fine, così a 10 giri dal termine un’ulteriore Safety regala ulteriore spettacolo creando, dalla ripartenza, una sorta di Sprint di 8 giri. Le speranze di team dapprima in difficoltà iniziano a concretizzarsi, i sogni di altri invece si distruggono.
Copersucar ed Andrea Moda rimontano la classifica e vedono il podio avvicinarsi sempre più. Ma devono fare i conti con un trio di tutto rispetto. La lotta per la vittoria se la giocano Arrows e Super Aguri. Il team spinto dalla potenza del motore Honda riesce ad affondare nell’attacco sulle frecce ottenendo la testa della gara a due giri dal termine. Tutto sembrerebbe ormai fatto, dal paddock si ergono gli striscioni per la Super Aguri. Quando ad un tratto l’emozione e i sorrisi iniziano a svanire, accompagnati da voci preoccupate. La vettura numero 10 si è girata per superare un doppiato.
La dea bendata delle corse aveva deciso un altro finale.
La Arrows conquista in modo quasi insperato la prima vittoria della stagione nonché della sua storia come scuderia. Mentre la Super Aguri si deve accontentare del secondo posto. Duro da digerire, ma che comunque deve rendere orgogliosi questi ragazzi che hanno messo in gioco tutto. Fino all’ultimo. Sale sul podio anche la Scuderia Italia. Un debutto davvero ottimo. Non riesce nell’impresa la Eurobrun, partita dalla Pole, e arrivata in P9. Il destino questa volta ha beffato anche la Copersucar, che, nonostante un dignitosissimo risultato, ovvero la P5, ha assicurato di aver molto di più da offrire. La classifica finale, dopo le tre Safety ha ribaltato i risultati delle qualifiche, con un ottimo allungo di Caterham, Toleman e Andrea Moda, in una rimonta clamorosa dalla P16 alla P8.
La festa sul podio è l’immagine finale dunque di questa lunga, ma bellissima giornata.
E prima di congedarci con Torino per orientarci verso la prossima tappa del Campionato Dimenticato (Padova) ci teniamo nuovamente ringraziare ogni singola persona che ha reso e rende possibile questo evento, i nostri sponsor XRT Scuderia e l’Autoaccessorio Di Diano e i vari partner, ma soprattutto tutti coloro che si sono presentati unendosi o ricongiungendosi a questa grande famiglia. Per lo sport, per l’amicizia, per la passione. È solo l’inizio.